Letra de
La Guerra Di Piero

Dorme poggiato su un tavolino,
non è un criceto, non è un canarino
lui se ne sta su dei fogli riposti,
vicino a mille pastelli rossi.
Ti spedirono in guerra a pedate,
ti insegnarono a lanciar le granate,
ma tu contavi troppo piano
(era la quinta elementare, dopo il 4 c'è il set )
e te ne esplose una in mano
Così fasciato eri in trincea
e come gli altri con la diarrea,
ti lanciasti all'assalto, anche se malato
ma andasti verso un campo minato
"Fermati, Piero! Fermati, Cazzo!
Non far, ti prego, un altro passo
Se vai lì sopra potresti morire"
( gli amici )
Chi mi ridarà le mie mille lire?"
Ma tu andasti avanti come chi se ne sbatte
partisti in aria come lo shiattel
(fsssssssss fiiiiiiiiu fiu crrr
eeeeee senza una gamba atterrasti in frontiera
in un bel giorno di Primavera.
(c'è anche la natura, di mezzo)
e mentri marciavi a zoppo galletto,
vedesti un uomo in fondo al vialetto
che aveva il tuo stesso identico umore
(incazzato nero )
ma ti puntava addosso un cannone!
(e non era un fattone!)
sparagli piero, sparagli adesso,prima che lui faccia con te lo stesso
non ci pensare al tuo dolore
se lo ammazzi avrai una medaglia al valore
Allora afferri il fucile usato come bastone,
nel caricarlo ti spari a un marone
cominci ad urlare come dei deficienti
mandando al nemico mille accidenti
E mentre gli usi questa premura quello ha già preso
la mira con cura
e spara un colpo da suo carrarmato
(fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiium-booom
e in pieno petto lui t'ha centrato!
Cadesti a terra, in un solo momento
e ti accorgesti in un solo momento
che neanche il tempo ti poteva bastare
nemmeno quello per mandarlo a cagare!
Sentisti un buco dentro lo stomaco
e pensasti "porco cane!"
ma dimmi te se proprio in questo momento
mi doveva venire fame
Ma così non potevi finire
eri un terminator che non vuole morire
strisciasti in un campo in giorno di nebbia
(cfcfcfccfcfccfcfcfccfc ffffff quack!
ti passò sopra una mietitrebbia
E adesso che ormai ho finito le rime
anche 'sta storia ha un lieto fine
la testa di Piero fu messa da parte,
(e poi dicono che non ci sono posti di lavoro)
adesso ha un impiego da fermacarte.
Dorme poggiato su un tavolino,
non è un criceto, non è un canarino
lui se ne sta su dei fogli riposti,
(attenzione: finale drammatico, potete piangere )
vicino a mille
pastelliiiii
rossiiiiiii