Letra de
I Signori Della Corte

Alla luce dei fatti di cui sono a conoscenza
posso dire con certezza di non essere più pazzo di un cavallo
al limite più bello
ammessa e dimostrabile la pazzia dell'animale già citato
da me considerato spesso metro di misura
per mentali inefficienze umane deficienze
All'epoca dei fatti ero un grande sognatore
della razza che la vita la vivono col cuore
descrivevo con disprezzo la società del capitale
l'amarezza del sudore il puzzo del sudore
Disegnavo sulla sabbia i miei progetti esistenziali
miraggi nel deserto gabbiani senza ali
fervevo di ambizioni di improbabile attuazione
cercavo il treno giusto ma non ero alla stazione
e il destino non deraglia per venirti a cercare
trovare i binari per farsi investire
diceva mio nonno capostazione
che vide da vicino le ruote di un vagone
nell'ultimo istante prima di morire
ed io che pensavo continuasse a scherzare
ma l'unico modo per fare è fare sul
serio ed ora ricordo che piansi
per lui piansi sul serio
Avevo fatto strada lavorando per il circo
e quando dico strada non intendo la carriera
ma intendo strada vera solo strada vera
Ho visto tutto il mondo girando in carovane
era come una famiglia ci chiamavano i gitani
ho visto l'equatore poi case fatte in ghiaccio
io non ero l'acrobata io ero il pagliaccio
e mi pagavano per piangere ridere e cadere
schiaffi schiaffi e calci nel sedere
ma il destino non deraglia per venirti a cercare
trovare i binari per farsi investire
diceva mio nonno capostazione
che vide da vicino le ruote di un vagone
nell'ultimo istante prima di morire
ed io che pensavo continuasse a scherzare
ma l'unico modo per fare è fare sul
serio ed ora ricordo che piansi
per lui piansi sul serio
Berenice ha fatto un sogno in cui ero suo fratello
disegnavo piedistalli in una ditta americana
di busti e manichini non robusti ma carini
e svegliatasi dal sonno non distinse più il reale dall'onirico
stette lì un po' in bilico poi decise di lasciarmi
per il ben più celeberrimo domatore di leoni
parlando d'incesto coraggio ed illusioni
e seppure lei sembrasse del tutto convincente
non cedetti non crollai non credetti proprio a niente
e guardandola negli occhi nascosti tra i capelli
di colpo diventai un lanciatore di coltelli
Berenice andava uccisa per il suo modo di fare
da sempre un'indecisa che può fare molto male
quindi ammetto son colpevole ma per autodifesa
dieci coltellate per due le ho chiesto scusa
io pensavo che lei fosse il treno da cercare
rideva pensava io volessi scherzare
ma l'unico modo per fare è fare sul
serio ed ora ricordo che piansi
per lei piansi sul serio
Non cito questi fatti per smuovere clemenza
ma per unire i pezzi d'un vaso che si è rotto
per sommarsi di fratture anche s'era duro
magari inaffidabile come in bilico sul letto di mia nonna
non la vedova quell'altra
che la notte si produce in perfette imitazioni di biplani del diciotto
ma io non sono matto io non sono matto
io non sono matto io non sono matto