"Tutta la vita davanti", giocando al gatto col topo
presuntuosi e distanti, sempre in attesa di un dopo:
la fine della giornata, l’inizio del week end
mentre rimane smarrita l'isola che non c'è
Quando finisce la notte? Dove non vedo sentiero
Come speranze corrotte, cosa mi aspetto davvero? (e da chi?)
Quanta esistenza trascorsa, inventando cose da fare
vedi carriera, la borsa le nostre futili gare
Sempre ignorando la molla che muove l’orologio
Imbercerisce la folla, involgarisce l’elogio
Mi emozionava la vita, mi commuoveva il colore
Canta ancora inaudita dentro il bocciolo di un fiore (perché?)
In questo tempo che incendia pure le stelle del cielo
divora Dei, Cattedrali, versetti del Vangelo
Ma la tua mano non muta, profuma ancora d’incenso
dolce visione veduta sei la sola cosa che abbia un senso (senso)
Le guerre di religione, l’impero coloniale
l’avere torto a ragione farsi comunque del male
dal mistero dei quanti, all'ingegneria militare
degli schiavisti coi guanti l’eterno masticare
Come la pace perenne? Dove un abbraccio sincero?
quando il mercato ottenne, cosa scambiare col vero (e perché?)
Questo consorzio violenta la nostra sfera emotiva
Vista come un difetto della meccanica viva
Ma la tua voce non muta, riecheggia ancora d’immenso
dolce ragazza mai avuta sei la sola cosa che abbia un senso (senso)
Siamo povere cose, siamo scintilla divina
Tra il materiale e l'incanto, quali vittoria e rovina
Ma ci pensiamo pensare, coraggiosi e sgomenti
Ci vergogniamo perfino dei nostri sentimenti
Dove si umilia il coraggio dello sbocciare di un fiore
Ogni filosofo avverte: rimane solo l’amore
La tua dolcezza infinita, quel tuo sesso intenso
La tua promessa di vita è la sola cosa che abbia un senso (per me un senso)