I fumi della strada mi guidano
Ho digerito asfalto, ho visto le mie ruote andare a male
Da una casa a Sud, serrande e polvere
Rivedo mio fratello sbattere la porta prima di andar via
Madre mia, proteggimi dal vento che verrà
Madre mia, proteggimi dal mondo che sarà
Mi spingerò lontano dalle mie paure, dalle mie incertezze
E dal disordine con cui curavo l’anima
Mi porterò lontano dal considerare l’impietoso rimandare,
solo un difetto di fabbrica
Avrò cura di combattere la sera
Che mi fa dimenticare quanto si può stare bene
Ed ho voglia di sapere che è sincero
Quest’istinto primordiale che mi spinge a respirare
La radio da chilometri non canta più
Ascolto ciò che ero e rido, rido ancora che mi fa godere
Un vecchio vagabondo mi sorride
Negli occhi c’è mio padre, il primo giorno a scuola, fa “buona fortuna”
Padre mio, proteggimi dall’acqua che cadrà
Padre mio, proteggimi dalla vita che sarà
Mi spingerò lontano dalle mie paure, dalle mie incertezze
E dal disordine con cui curavo l’anima
Mi porterò lontano dal considerare l’impietoso rimandare,
solo un difetto di fabbrica
Avrò cura di combattere la sera
Che mi fa dimenticare quanto si può stare bene
Ed ho voglia di sapere che è sincero
Quest’istinto primordiale che mi spinge a respirare
Avrò cura di difendermi stasera
Da tempeste in alto mare, la mia mente sa nuotare!
E per quanto il freddo mi farà allentare
C’è un istinto primordiale che mi farà rincasare
Madre mia, proteggimi dal fuoco che arderà
Padre mio, proteggimi dalla terra che tremerà