Hanno vinto le corsie preferenziali
Hanno vinto le metropolitane
Hanno vinto le rotonde
E i ponti a quadrifoglio dalle uscite autostradali
Hanno vinto i parcheggi in doppia fila
Quelli multi-piano, vicino agli aeroporti
Le tangenziali alle 8 di mattina
E i centri commerciali nel fine settimana
Hanno vinto le corporazioni infiltrate nei consigli comunali
I loschi affari dei palazzinari
Gli alveari umani e le case popolari
E i bed and breakfast affittati agli studenti americani
Hanno vinto i superattici a 3.000 euro al mese
Le puttane lungo i viali, sulle strade consolari
Hanno vinto i pendolari
Ma ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci.
Verse
Hanno vinto le catene dei negozi
Le insegne luminose sui tetti dei palazzi
Le luci lampeggianti dei semafori di notte
I bar che aprono alle sette
Hanno vinto i ristoranti giapponesi
Che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese
I locali modaioli, frequentati solamente da bellezze tutte uguali
Le montagne d'immondizia, gli orizzonti verticali
Le giornate a targhe alterne e le polveri sottili
Hanno vinto le filiali delle banche
Hanno perso i calzolai
E ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci.