Quando quel giorno Francesco verrà
io voglio dirgli così:
"Dimmi che sono la tua Povertà,
io che son pove-ra qui".
A Francesco quel giorno dirò:
"Tu lo sai che ricchezza non ho.
Pane e cielo io mangio con te,
ma il mio cuore leggero non è".
E lui, Francesco, mandato da Dio,
sul cuore mio piangerà.
"Che povertà, gli dirò, sono io?".
E lui, Francesco, dirà:
"Povertà, povertà non è più,
se sarà come qui schiavitù:
pane e cielo sapore non ha
se il tuo pane non è libertà".
Quando quel giorno Francesco verrà
ali di rondine avrò
e su nel libero cielo con lui
io, Povertà, volerò.